Famiglia & società

Materiale libero: un momento senza stress per i genitori e di ispirazione per i bambini

Che tipo di ambiente di gioco favorisce la creatività del bambino e gli permette di giocare in modo autonomo? Materiali liberi come rami, pale e secchi completano il parco giochi e lo rendono plasmabile e mutevole.
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Bambino che gioca

Finalmente ha smesso di piovere. Usciamo quasi di corsa verso il parco giochi dietro casa. Lo scivolo è bagnato, la casetta emana un odore di muffa e l’anatroccolo a dondolo è decisamente noioso.  Le varianti di gioco sembrano presto esaurirsi. Almeno se consideriamo quello che ci possono offrire i giochi già installati nel parco. Il mio piccolino sta lì, immobile con un’espressione disillusa, del resto anch' io come compagna di giochi non sprizzo entusiasmo da tutti pori: il parco giochi è bagnato e anche un po’ desolato. Sto quasi per battere in ritirata, quando il parco tutto d' un tratto riguadagna il suo lato ludico: mio figlio di tre anni ha raccolto un ramo caduto dall’albero e ora sta cucinando una zuppa di fango. Ho l’onore di partecipare al gioco come assaggiatrice. Davvero ottima. Cerchiamo insieme altri ingredienti per la nostra zuppa, poi il piccoletto trova un' asse e come per magia la zuppa si trasforma in un lago e l' asse diventa un ponte. Alla fine passiamo tre ore al parco giochi; di queste mio figlio ha dedicato dieci minuti ai giochi già installati.

Gli elementi liberi promuovono la creatività

Sono gli elementi liberi e il materiale plasmabile che ispirano i bambini a giocare. Con elementi come pezzi di legno, blocchetti, sassolini, cordicelle, vecchie camere d’aria di biciclette, scatole, vasi o tubi i bambini possono creare nuovi ambienti di gioco. Questo tipo di materiale invita all' interazione e favorisce la creatività. Gli attrezzi di gioco e le installazioni fisse come scivoli e altalene - quintessenza di un parco giochi - sono buoni mezzi per il movimento, sono anche divertenti, ma il potenziale creativo dei bambini non viene particolarmente stimolato.

Più elementi di vario genere sono a disposizione, più il gioco si fa avvincente

«Loose Parts» è un concetto coniato negli anni settanta dall’architetto britannico Simon Nicholson. Il concetto descrive materiali che possono essere spostati, trasportati, combinati, separati e rimessi insieme. Come architetto Nicholson pensava in primo luogo all’allestimento di scuole e parchi giochi e alle loro infrastrutture statiche. La sua idea era di integrarvi oggetti liberamente recuperati ed elementi mobili. Secondo Nicholson, il potenziale creativo di un qualsiasi ambiente dipende dalle possibilità di allestirlo con materiale di questo genere. Più la varietà di questo tipo di oggetti a disposizione è grande, più sono le combinazioni che i bambini possono creare e più interessante diventa il gioco. Combinare, rompere, ordinare e animare i diversi elementi è divertente e stimola il pensiero creativo. Negli ultimi decenni molti insegnanti ed educatori di tutto il mondo hanno assimilato il concetto di «Loose Parts» per integrarlo nelle attività e nei giochi con i bambini.

Gli ambienti naturali spesso offrono tutto ciò di cui i bambini hanno bisogno per giocare

Quindi ciò di cui hanno bisogno gli spazi ricreativi è più materiale libero. Cose che sono lasciate in giro e potrebbero sembrare un po’ disordinate. Esistono spazi ricreativi del genere? Sì! Ambienti naturali come il bosco, il letto di un ruscello, un prato, una cava di pietra o di ghiaia, sono spazi emozionanti pieni di elementi naturali liberi da utilizzare per modificare e plasmare. I parco giochi Robinson, avventurosi e creativi, perseguono questo approccio in un contesto urbano. Per i bambini il materiale lasciato in giro rappresenta un vero e proprio invito a integrarlo nel loro gioco! E per gli adulti ciò significa che possono rilassarsi e staccare per un po’...

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